venerdì 24 febbraio 2012

DEI incipit

Come ormai tutti sanno, il fumetto destinato a cambiare le sorti dell'editoria italiana grazie alla semplice e astuta formula "graphic novel d'autore + intrattenimento di genere" sta per raggiungere gli scaffali di tutte le fumetterie della penisola col logo BAO ben impresso in copertina (sì, ma quando? tra più di un mese e meno di due) .
E, come tutti sanno, ogni opera immortale ha inevitabilmente origini complesse e travagliate, fatte di notti insonni passate camminando avanti e indietro nella propria stanza in cerca d'ispirazione e di un'alba portatrice di sonno che non arriverà mai e giorni spesi a scrivere pagine su pagine di appunti bellissimi e irrinunciabili che finiranno dritti nell'icona cestino in basso a destra del monitor pc al calar delle tenebre. Bei momenti, insomma. Meno male che nessun flashforward da film tv di serie C o viaggio astrale da r.e.m. forzato ti avvisa che tutto quello che stai facendo avrà senso tra molto, molto tempo...

L'anno zero di "DEI" si perde in un'epoca tanto remota che soli i benestanti possedevano un telefono cellulare, la banda larga era fantascienza post-moderna, il prezzo di dylan dog era a tre zeri e gli sceneggiatori scrivevano a mano le bozze dei soggetti perché "si fa prima". E' un capitolo che potremmo intitolare "DEI: prima delle origini" o "DEI a.T." (avanti Tenderini). Ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta.
Come la storia delle vere origini: "DEI anno 1" oppure "Nota la nuova intestazione di questo blog".

Tra tutti gli inizi possibili io e Manu abbiamo deciso di avviare il racconto dell'incredibile viaggio di una Storia dall'idea alla pubblicazione partendo dalle origini 1.2
Più prosaicamente parlando, partiamo da quell'immagine lassù: la prima tavola del primo pacchetto di presentazione del progetto proposto via mail a vari editori francesi nel lontano fine 2008, subito dopo riproposto dal vivo, con tanto d'attesa allo stand in fila tra esordienti e non, nell'Angouleme 2009 a quello che sarebbe diventato il nostro editore per il mercato francese. Ankama. Altro capitolo, altra storia.

Quella prima tavola, e la presentazione del progetto in generale, non piacque subito e non piacque a tutti. Come ogni proposta che non segue standard visivi e narrativi facilmente collocabili in linee editoriali precise e/o collane già avviate. Era come se, in un modo indiretto o subliminale, trapelasse l'instabilità creativa del mondo che io e Manu stavamo costruendo. Ho usato il termine "instabile", che in senso creativo, a volte, assume accezione positiva, e il gerundio "costruendo" al posto dello statico e inscalfibile "costruito" a proposito del mondo che avevamo tutto in testa e premeva per uscire. Non puoi riassumere un mondo in 5 tavole disegnate e due pagine scritte. Puoi solo suggerirlo. Ankama, a suo tempo, aveva intuito che quella bomba H stava per esplodere in ogni direzione. Avevano solo visto la miccia accesa e chiunque sano di mente si sarebbe messo al riparo, perché anche i bambini sanno che ogni esplosione porta con sé macerie e distruzione...ossia cambiamento, imprevisti, impovvisazione!
Non stavamo proponendo un prodotto etichettabile, catalogabile, immediatamente riconoscibile. Stavamo proponendo qualcosa in fieri, che doveva ancora definirsi e modellarsi per stile e genere.
Soggetto e Personaggi c'erano tutti, certo, altrimenti non avremmo avuto alcuna storia da raccontare né mondi da mostrare. Le vere incognite erano il linguaggio e la "recitazione" dei protagonisti, le dinamiche tra loro, le soluzioni grafiche degli ambienti, la narrazione sequenziale...in una parola la rappresentazione dinamica del mondo di DEI. Potremmo semplicare dicendo che il COSA era ben definito, mentre il COME era così potenziale che poteva prendere qualunque direzione.
Prendere o lasciare.
Preso.
Dopo tanto tempo.
Stop.

Se avete avuto il coraggio di leggere fin qui, aggiungo al danno la beffa: tutto questo per dire che quella benedetta prima tavola presentata in Francia e poi approvata NON è la prima tavola pubblicata nel primo volume di DEI. Concettualmente è la stessa (COSA) ma è stata totalmente stravolta nella sua realizzazione (COME). Perché l'abbiamo fatto? Ce l'ha chiesto l'editore o siamo folli noi? Vi sarà più chiaro dal confronto tra queste prime versioni delle prime tavole e quelle definitive andate in stampa.
Io darò il mio punto di vista, soprattutto narrativo, e Manu il suo, soprattutto concettuale e, ça va sans dire, grafico.
Al prossimo capitolo...

lunedì 20 febbraio 2012

MORE GORE


soggetto e sceneggiatura: Alex Crippa
disegni: Emilio Laiso
colori: Alessia Nucera
.........e 7.
In uscita in Usa gli albi 6 e 7 della saga horror fantasy made in GGStudio dal titolo più esplicito della storia dei comics: GORE !

lunedì 13 febbraio 2012

SAN VALENTINO 2D

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